Cerimonia conclusiva progetto “Ti voglio capace” e “Unicef”

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Giorno 1 Giugno nell’Aula Magna della Scuola Secondaria Minniti, si è tenuta una  manifestazione,  conclusione del progetto per la prevenzione della dispersione scolastica “Ti voglio capace” percorso “Verso una scuola amica” UNICEF, coordinato e realizzato dalla prof.ssa Fausta Di Cianni, alla presenza della Dirigente Scolastica Dott.ssa Claudia Cotroneo, del sindaco di Palmi Dott. G. Barone, del parroco Padre G. Tassone, del responsabile della struttura di p.le Ibico, Arch. D. Ianni del team di architetti che ha lavorato al progetto e del Dott. P. Marino responsabile Unicef della provincia di Reggio Calabria. Il progetto “Ti voglio capace” ha inteso portare avanti azioni di contrasto e contenimento del fenomeno della dispersione scolastica e, nel contempo, di sostegno al successo formativo, inteso come risorsa permanente per la crescita dell’alunno e per il suo futuro inserimento sociale e lavorativo.Attraverso una serie di attività didattico-formative di tipo laboratoriale, si sono predisposti precisi itinerari di apprendimento, integrazione e arricchimento socio-culturale. Si sono attivati iniziative di sostegno, recupero e potenziamento delle competenze di base, rivolte a quegli alunni che, maggiormente hanno evidenziato, e/o manifestato insofferenza nei confronti dell'Istituzione Scolastica e delle attività didattiche formali.

I soggetti destinatari del progetto sono stati alunni provenienti da famiglie c on attività lavorative precarie e una diffusa disoccupazione. Gli interessi degli alunni sono stati orientati prevalentemente verso la soddisfazione di bisogni primari, per cui ogni sollecitazione a migliorarsi è stata percepita come superflua e, insufficiente, per l'auto affermazione. Le evidenti carenze affettive manifestate sotto forma di demotivazione, d’insofferenza, di difficoltà a relazionarsi serenamente e, su un piano di parità, nella vita di gruppo, si riflettevano a livello cognitivo, determinando un rallentamento, sia nello sviluppo delle capacità logiche, sia nelle difficoltà linguistico-espressive e di apprendimento.A questi ragazzi è stato proposto di seguire il percorso UNICEF “Verso una scuola amica” che si è posto l’obiettivo di dare riconoscimento ai diritti più innovativi della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: il diritto all’ascolto e il diritto alla partecipazione.La Convenzione sui diritti dell’infanzia è il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato nella storia ed è il più importante strumento giuridico a disposizione di tutti coloro – individui, famiglie, associazioni, governi- che si battono per un mondo in cui ogni bambina e ogni bambino abbiano le medesime opportunità di diventare protagonisti del proprio futuro.

                                                                                        BUONA PRATICA

Dal desiderio espresso dai ragazzi, di avere : luoghi dove le culture si incontrano e convivono nel rispetto reciproco e spazi aperti, è nata l’idea di partecipare alla progettazione di ristrutturazione della fatiscente struttura sita in via Ibico, in un centro interculturale. E’ nata così  l’idea di realizzare il plastico di questa area.

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