“Le parole fanno più male delle botte” incontro informativo/formativo contro il bullismo e il cyberbullismo

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Si è svolto venerdì 28 ottobre 2022,  presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo “S. Francesco”, alla presenza del Dirigente scolastico Prof.re Ferdinando Rotolo, un interessantissimo incontro formativo/informativo sul fenomeno del Bullismo e del Cyberbullismo. L’Istituto Comprensivo “S. Francesco” si occupa da diversi anni di questa delicatissima tematica, con azioni educative miranti alla sensibilizzazione degli alunni, alla prevenzione e alla lotta di ogni fenomeno di bullismo e cyberbullismo, nella convinzione che la prevenzione, tramite anche la giusta conoscenza di questa realtà, debitamente filtrata e moderata dai docenti, sia la miglior forma di lotta.
Destinatari dell’evento, organizzato dalla referente Prof.ssa Patrizia Occhiuto, sono stati gli alunni   delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di I Grado “T. Minniti”.
Diversi gli ospiti chiamati ad intervenire e ad interagire con i ragazzi: esperti formatori della fondazione “Carolina Onlus” che è stata coinvolta nell’evento, il padre di Carolina Picchio, vittima di bullismo e cyberbullismo, dott. Paolo Picchio e  la dottoressa Anna Curcuruto sovrintendente del Compartimento della polizia postale di Reggio Calabria.
Dopo i saluti istituzionali del Dirigente e una breve introduzione da parte della Prof.ssa Occhiuto, hanno preso la parola collegati in videoconferenza, prima il dott. Diego Buratta formatore della fondazione “Carolina” e poi il dott. Picchio che con la sua testimonianza ha toccato il cuore dell’ intera scolaresca. Dopo le domande e gli interventi preparati dai ragazzi cui puntualmente gli interlocutori hanno dato risposta, ha preso la parola la dottoressa Curcuruto sovrintendente della polizia postale.
Come il nostro dirigente prof. Ferdinando Rotolo ha sottolineato nel suo intervento, dalla triste storia di Carolina Picchio va tratto un grande insegnamento: “Da soli non si va da nessuna parte” si deve avere il coraggio di chiedere aiuto anche se non è sempre facile, questo coraggio deve essere più forte della paura o della vergogna. “Le parole fanno più male delle botte” scriveva Carolina nella sua disperata lettera di addio, non deve essere più così, dobbiamo fare in modo che le parole diventino un’ancora di salvezza per i nostri ragazzi.

Prof.ssa R. Zaccaro

 

 

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